Grammatico italiano. Nel 1516 pubblicò le sue
Regole grammaticali
della volgar lingua, una tra le prime opere di grammatica uscite in Italia
che, in anticipo sul Bembo, indica in Dante, Petrarca e Boccaccio i canoni della
nostra lingua, inaugurando così quel gusto per i trecentisti che doveva
perpetuarsi fino all'Ottocento (m. Ancona 1517).